Terzo settore, per i giovani non è solo assistenza, ma la rampa di lancio per le nuove economie

L’ Ufficio Studi Mag propone la lettura di un articolo di Felice Meoli apparso su ilfattoquotidiano.it il 14 Ottobre scorso.

L’ articolo commenta i risultati di una ricerca condotta da Swg sulla percezione degli Italiani sul Terzo Settore e in particolare sulla riforma che l’ha coinvolto. “Le fasce più giovani del campione (…) credono più degli altri che la possibilità di ampliare le aree di intervento del terzo settore rappresenti non solo un’estensione dei servizi ma un’alternativa per il futuro dell’economia o un nuovo modo di porsi delle comunità formate dai cittadini. Cambiano i concetti stessi di lavoro, produzione e consumo, ed è infatti forte l’impulso che proviene dai più giovani rispetto agli ambiti che le nuove forme di economia dovrebbero principalmente presidiare: produzione del territorio, relazioni di comunità, capitale sociale.” Il Terzo Settore si pone quindi come “settore di mezzo, creando un ponte tra interesse pubblico e privato, non contrapponendosi al dualismo tra stato e mercato. Recuperando centralità nel sistema, per recuperare centralità nel dibattito del Paese.”

 

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Buona lettura!

Ufficio Studi Mag