…con un lascito

Puoi contribuire al sostegno del Comitato attraverso un lascito testamentario, anche piccolo, a favore della solidarietà sociale: può fare davvero molto e aiutare a realizzare i progetti di affrancamento di tanti/e.

Come fare un testamento

Il testamento consente di individuare, nel rispetto della legge, i soggetti che al momento della morte di una persona devono subentrare in tutti i suoi diritti.

Quando facciamo testamento, la legge ci obbliga comunque a lasciare una parte del patrimonio agli eredi legittimari, cioè il coniuge, i figli o, in assenza di questi, i propri genitori.

Scrivere un testamento è facile. Se si articolano in modo chiaro le proprie volontà, l’atto non è complesso e richiede soltanto il rispetto di alcune indicazioni fornite dalla legge.

Il testamento olografo

È la forma più semplice di testamento. Ha dei requisiti fondamentali ovvero deve essere scritto a mano datato e firmato. Dovrà essere conservato in un luogo sicuro o consegnato ad una persona di fiducia, o ad un notaio. Il notaio potrà riceverlo in semplice deposito fiduciario.

Il testamento pubblico

È un testamento che richiede un particolare formalismo. Viene redatto direttamente dal notaio che a conclusione ne dà lettura al testatore (chi fa testamento) alla presenza di testimoni. Viene infine firmato dal testatore dal notaio e dai testimoni. Viene conservato dallo stesso notaio che garantisce la corretta articolazione delle disposizioni e che accerta la capacità di intendere e di volere del testatore.

Il testamento segreto

È un testamento ormai in disuso. Il contenuto di questo testamento rimane sconosciuto anche al notaio che si limita a ricevere la scheda testamentaria e a conservarla. Può essere scritto a macchina o al computer. Deve essere datato e sottoscritto posto in busta chiusa e sigillato direttamente dal notaio che riceve l’atto alla presenza di due testimoni.

Cosa si può lasciare al Comitato

  • Una somma di denaro, titoli, azioni, buoni postali, fondi di investimento o il proprio TFR;
  • Beni mobili come opere d’arte, gioielli, arredi;
  • Beni immobili come appartamenti, un terreni, fabbricati ecc.

Un altro strumento per sostenere i progetti del Comitato è la polizza vita.
La polizza non fa parte del patrimonio ereditario: l’assicurato può decidere chi ne sarà il beneficiario senza alcun vincolo nei confronti degli eredi legittimi. Il titolare di una polizza può esprimere questa volontà in qualsiasi momento, dandone comunicazione all’agenzia in modo che essa venga espressa sulla polizza oppure nel proprio testamento.Per maggiore snellezza burocratica sarebbe meglio che coloro che desiderano nominare il Comitato come beneficiario della propria polizza vita ce lo comunichino o ci inviino copia della polizza stessa.

Grazie per il tuo fondamentale aiuto.